Finalmente illecita la catena per i nostri cani
Legge Regionale Lazio n.14 del 20/8/21
La Regione Lazio vieta la detenzione a catena degli animali da affezione. Il divieto modifica la Legge Regionale n.34/1997, riguardante la tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo.
La modifica all’articolo 19, comma 2 della Legge Regionale:
2. Gli animali devono disporre di uno spazio sufficiente, fornito di tettoia idonea a ripararli dalle intemperie e tale da consentire un adeguato movimento. È vietato detenere animali legati a catena o con qualsiasi altro mezzo atto a limitarne la libertà di movimento, salvo che per ragioni sanitarie certificate da un veterinario, con specificazione della diagnosi e della durata del trattamento. È in ogni caso vietato agganciare la catena a collari a strozzo.(5e)
i trasgressori rischiano sanzioni fino a 2500 euro.
Le richieste di una normativa specifica sono state centinaia – I nostri cani meritano di più di una vita in carcere o una vita legati a una catena, in isolamento o con pochissima interazione sociale.
Questo non solo è ingiusto, ma anche pericoloso sia per il cane che per le persone che vi entrano in contatto. Incatenati all’aperto, esposti a ogni intemperia giorno dopo giorno, con poco spazio per muoversi, spesso con catene pesanti che lasciano segni sul collo provocando infezioni… la catena è un grave sopruso, un atto crudele verso il cane che tenuto in questo stato di costrizione sviluppa atteggiamenti aggressivi.